Nowhere – oltre il buio

nowhereEducare alla cittadinanza e al rispetto dei diritti umani, oggi, significa, anche, riconoscere la medesima appartenenza ad un’unica umanità e ad un unico pianeta e quindi educare al riconoscimento delle alterità distanti e all’impegno per una giustizia internazionale. Infatti i diritti dei cittadini dei paesi più ricchi non devono essere in contraddizione con i diritti delle persone del resto del mondo.

Dunque oltre al riconoscimento di alcuni principi minimi universali occorre che ci sia la volontà etica e politica di costruire nuove forme di incontro, riconoscimento e di cooperazione internazionale. La scuola in questo delicato ed urgente impegno gioca un ruolo fondamentale.

L’educazione ai Diritti Umani non è una semplice trasmissione di conoscenze ma piuttosto un percorso che deve stimolare il cambiamento di uno stile di vita. Essa deve far prendere coscienza a ciascuno della dignità di ogni essere umano, portatore in quanto tale, di diritti.

Attraverso una accorta riflessione sulla Carta Europea dei Diritti Umani e grazie al coinvolgimento di alcuni artisti e performer, sono stati attivati dei percorsi interattivi in grado di offrire elementi conoscitivi e spunti di riflessione utili a favorire la migliore comprensione e conoscenza dei diritti fondanti dell’unione europea.

La manifestazione, che si è svolta mercoledì 9 maggio 2012, si è sviluppata in una performance che ha fatto sperimentare ai ragazzi di quattro istituti superiori della città, situazioni di diritti negati, con particolare riferimento alla condizione delle donne e dei migranti, e in una mostra installativa.

servizio Tg3 https://www.youtube.com/watch?v=Q9TXbRXEOSw

 

nell’immagine opera di Nadia Magnabosco

Donne nel mondo – Quei nodi che ci uniscono

Tarlatana stampata e fili colorati
cm. 150×130 circa

Anno 2010